mercoledì 22 maggio 2013

La ragazza con la valigia di cartone

Lo so che avete pensato fossi morta, e invece purtroppamente no.

Genti, quest'oggi siete dei privilegiati. Quest'oggi la fortuna vi ha baciato... ma che dico baciato, vi ha proprio limonato duro. Quest'oggi il fato ha voluto darvi il privilegio di leggere la storia della mia vita da emigrata (che so' sti "sticazzi" che sento nell'aria? Vi brucio le borZe). Però per farlo dovete avere la sbatta di cliccare QUI  (e non fare che non ce l'avete, sennò oltre alle borZe vi brucio le scarpe e i cd delle Spice Girls).

giovedì 14 marzo 2013

Di quando mi sentivo una fallita


Volevo intitolare questo post “Habemus lavoro” (originalissimo tra l’altro, nevvero?), ma sui social da settimane è tutto un conclave di qua, Papa di là, battute sulle fumate ma che se fumano – che poi scusate, ma da quando ve ne fotte qualcosa del conclave? O della religione in generale? Per dire eh – che guarda ma anche no, il titolo lo cambiamo e a posto così.
E gnente, dice dov’eri? Mah, sempre lì, sempre immobile, a tratti positiva, a tratti risucchiata da questa spirale di autocommiserazione che solo lo status di disoccupata ti sa donare. Tipo. Che campo a fare? Qual è il mio scopo? Sono un parassita della società. All’alba dei Trenta dimmi tu se mi devo far mantenere (io, che è da quando ne ho 23 che – con alti e bassi – mi mantengo da sola). Che ne sarà di me? (ed è subito Muccino). Sta la crisi. Usciremo mai dalla crisi? Oddio la Spagna. La Grecia. Il default. Vado all’estero. Ma ai miei chi ci pensa? Maledetto Berlusconi. Voglio morire. Ho fame, la Nutella mi salverà. La Nutella mi consola, ma peso 3 merda di kg in più. Sono disoccupata e grassa. E ho i brufoli da stress. E la parrucchiera sbaglia tutto e ci metti la pezza, ma poi ti guardi allo specchio e non sei tu. Chi è sto mostro? Che è sto cratere in faccia? 
Nessuno mi vuole. E’ colpa dei contratti a progetto. Morto un progetto se ne fa un altro (ma solitamente con un’altra persona che non sei tu). Trentordici esperienze lavorative che all’estero è tutto un “che figata, sei multitasking, ti adatti, figura a 360 gradi, very good cv”, invece in Italia “non c’è continuità, meh…boh…sei choosy, come mai? No scusa guarda ma noi cercavamo un neolaureato, massimo 25 anni, con esperienza di almeno 5 anni nel ruolo” ARE YOU FUCKING KIDDING ME? No regà, non scherzano. La voglia di piangere. O di urlare. Sentirsi capita solo da disoccupati come te (che sono tanti porca puttana, troppi). “Tu mi capisci, che bello!” No aspè, ferma tutto… che bello?! Ma che cazzo dico? (un film di Pina Sinalefe).

E un po’ ti senti che vuoi fare tutto, un po’ ti senti che non vuoi fare niente. E la domanda peggiore è “che hai fatto oggi?” Macchemminchiavuoichehofatto? E mica la puoi dire tutta la verità. Hai cercato lavoro. Quello sempre. La mattinata se ne va scandagliando i siti alla ricerca di offerte (che sono sempre meno), mandando cv, girando per le aziende, inoltrando candidature spontAHAHAHAHAHAH. E poi? Oddio, è solo mezzogiorno, e mo’? Pulizia della casa: 1 ora (famo mezza se la lavatrice l’hai già fatta), fare la spesa: 30 minuti (una botta di vita che è una cosa pazzesca). Fissare il muro con sguardo vitreo: dalle 4 alle 6 ore. Pensare a Britney Spears nel 2007 e farsi coraggio, che se ce l’ha fatta lei ce la facciamo tutti: svariate volte al giorno. Poi se tutto va bene in grazia di Dio se n’annamo a dormì. 
E poi, dopo 6 luuuuuunghi mesi all’improvviso oplà, un’offerta. Probabilmente è l’ultimo lavoro che avrei scelto per me, secondo forse solo al medico che tasta i maroni alla visita per la leva, o alla bidella che di solito è sempre la più perculata, è nana e si chiama Nadia… No dai, sono stata fortuna, c’è molto di peggio, però sicuramente non è il lavoro che avrei scelto per me (che nessuno avrebbe scelto per me, sono altre le cose che so fare che mi piace fare). La mattina mi sveglio alle 6 e la prima cosa che faccio è cucinarmi il pranzo, miracolosamente senza sboccare. Se non cucini non mangi, perché sei in culo ai lupi e il primo panettiere è tipo altrove. E poi prendo macchina, metro e treno, mi manca solo il traghetto e il cerchio si chiude. Ho le occhiaie, ognuno mangia seduto alla sua scrivania che tanto dove cazzo vuoi andare che non c’è niente? Ma sono felice. Ogni volta che sono lì e vado in bagno, mi guardo allo specchio e sorrido. E’ tutto un compromesso, ma i compromessi vanno bene se trovi delle persone di rara correttezza e di ancor più rara gentilezza. Vanno bene se servono a perseguire altri scopi (no dai, se avete pensato alle borse siete delle brutte persone. Stavo parlando d'amore per una volta). Sono tornata io, i capelli sono ancora una mezza merda, ma i 3kg li abbiamo persi e forse anche qualcosa in più, ho un girovita sottile e le maniglie dell'ammore sono appena accennate. Poi facciamo che ci vediamo a luglio, ma per adesso me la godo. 
Disoccupati, tenete duro che prima o poi la ruota gira. Forse più poi che prima, ma gira. 

giovedì 17 gennaio 2013

Cinquanta sfumature per dire “CHECCCOSA???”


Lettore stai fermo lì che te lo do’ io il promemoria, posso spiegare, lo giuro. Quand’è che è scoppiato il boom di sta truffa letteraria? Quest’estate mi sembra. Venduto dappertutto, letto da tutte, dovunque mi girassi c’era una donna con sto libro in mano. Ma che è? Di che tratta? Vi sono forse disvelati i segreti dell’universo? Perché tutte lo leggono? Se lo leggo anch’io mi pagano? Poi, la rivelazione: questo libro è bello bello in modo assurdo perché parla di un dominatore e della sua sottomessa. Ah, beh, allora… no. Mah. Boh. Ma che è. Vabbè, scelte, non fa per me. Capitolo chiuso, archiviato, non mi interessa.



Poi hanno cominciato a circolare delle voci. Oltre ai coretti adoranti dei lovers, si sono aggiunti quelli infervorati degli haters: storia insulsa, scritto di merda, sinonimi questi sconosciuti. Ma che gioia! Ma qual gaudio per il mio arido cuore! Mi veniva fornita su un piatto d’argento l’occasione per sfogare la rabbia e la frustrazione di questi ultimi mesi (e Dio solo sa se ho rabbia e frustrazione da sfogare). Avevo un nuovo nemico. Non più lo Stato, la politica, la Fornero, i contratti a progetto, gli stage che ti sfruttano e basta, il mito del tempo indeterminato (ma esiste ancora? Siamo sicuri?)… ora il mio odio poteva dirigersi verso un nuovo bersaglio: E.L. grassoccia James. Ho cercato qualche brano sull’internèt, per toccare con mano, per vedere con i miei vispi occhietti il (non) talento Jamesiano, per poter dire con cognizione di causa “CHECCCOSA???”Avevo decretato: la bilancia pende dalla parte degli haters. Così è deciso, l’udienza è tolta.

Bellino, nevvero?

Poi venne Natale, e il regalo più gradito: il Kobo. E un regalo nel regalo! “Guarda, dentro c’è un codice per scaricare gratuitamente 3 ebook a scelta dal sito Mondad…” manco aveva finito la frase ed io avevo già acceso il pc. Libri gratis libri gratis libri gratis! Saltellavo come Bontina quando va con Forzuto a raccogliere le puff-bacche. Poi ho visto la lista. Mondadori, CHECCCOSA??? La lista era un po’ scarna, 9 titoli e basta. E fin qui ci poteva anche stare. Poi ho visto i titoli. L’unico interessante era “1Q84”, prontamente acquistato, poi “La dieta Dukan” (seriously?), una guida per interpretare i segnali del viso (il prossimo passo cosa, Raffaele Morelli?), vari thriller a caso e le sfumature. Beh Mondadori, ma grazie, grazie davvero eh, non dovevi disturbarti tanto. Ero tentata di fermarmi a Murakami, però a caval donato non si guarda in bocca e allora dai prendiamoli tutti sti cosi, al limite poi non li leggi. Thriller a caso, ok, e poi le sfumature. Perché? Perché boh, perché se mi dicono “non toccare che ti scotti” io tocco, perché – digiamogelo – non è che “Twilight” sia sto capolavoro di letteratura, però i libri li ho letti, i film li ho visti e non ho disdegnato. Perché alla fine la rabbia non se n’è mica ancora andata, e il nemico lo si deve conoscere per colpire laddove fa più male.

Inzomma, tutto sto pippotto di premessa per dirvi che ho letto la trilogia e sono incazzata come un caimano, e se parlo un’altra volta con Andrea della sua rara bruttezza lui mi lascia, quindi lasciatemi sfogare. [Parentesi dialogo con Andrea. A: “Fede alla fine non te l’ho più chiesto, le hai lette le sfumature? Com’è?” F: “Grazie Andre, grazie per questa domanda perché io avevo pronta la risposta e speravo tanto che qualcuno me lo chiedesse. Come la scena di <Santa Maradona> quando lei gli chiede perché non fuma. L’hai visto Santa Maradona?” A: “macheccazz?” F: “Beh, comunque….” 45 minuti dopo stavo ancora parlando, mentre lui malediceva in aramaico antico la sua idea di merda di chiedermi un parere].



Vi faccio un riassunto su questo mirabolante (!) romanzo (CHECCCOSA???), e state attenti che vi faccio gli spoiler su tutto (capirai). Lei ha 21 anni, è intelligente, attraente, tutti i fottuti uomini le vanno dietro, ma – udite udite – ella è vergine. AHAHAHAHAHAHAHAHAH CERTO. Lui è l’amministratore delegato di una società che fa la qualunque, ma la verità è che non si capisce una sega di quello che faccia in realtà, ha elicotteri, jet, barche (e tutte le patenti necessarie per guidarle), macchine lussuose, case ovunque e ha – udite udite – 27 anni. AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH CERTO ALLA SECONDA. Non solo, egli guadagna 100mila dollari ALL’ORA. Veronica Lario chi cazzo sei proprio. Già queste poche informazioni basterebbero a farvi capire la bassezza di tutto ciò. Ma no, c’è di meglio peggio.La parola “arrossisco” sarà ripetuta credo trentordici volte a pagina, perché la cretina arrossisce qualunque cosa succeda, ma qualunque, ma qualunque qualunque. La frase storica di lui invece è “Mangia” in tutte le sue varianti (mangia, hai mangiato?, devi mangiare, mangiamo un boccone). Dopo due minuti netti questa storia ha già rotto i coglioni. Cosa succede nel primo romanzo? NIENTE. Si vedono, colpo di fulmine, “io c’ho i problemi Anastasia, c’ho un’anima oscura come Voldemort e ti trascinerò nelle mie tenebrehhh” “Ma tu sei figo, che problemi ci potrai mai avere? Io quasi quasi me ne fotto perché c’hai gli addominali scolpiti” “Uh che ti farei Anastasia, non morderti il labbro che sennò ti scopo a sangue” Lei si morde il labbro “Smettila ti ho detto che c’ho problemi, so’ cattivo” “Ma sei così bello, un angelo caduto, sei tanto tanto bello, più di Ridge Forrester. Svelami il tuo segreto così poi possiamo trombare” “A 15 anni sono stato molestato da un’amica di mia madre e sono diventato il suo sottomesso, e per questo motivo (quale? Quale motivo in nome del cielo? Nulla di tutto ciò ha senso) ora sono un dominatore e ti trombo solo se diventi la mia sottomessa e firmi un contratto” “Ti amo” CHECCCOSA??? Tutto il testo dell’intero contratto è ripetuto nel primo romanzo 3 volte. TRE. Se togli quello rimangono 20 pagine, di cui 10 di “arrossisco”. Ok, ora trombano. E qui la trasgressione, la pazzia, la viulenza: lui le lega le mani con la cravatta. Nooooooo! Ma che fai? Ma sei proprio un mattacchione Christian Grey. Altra trombata, adesso ti bendo. Nooooo, ma sul serio? Ancora? Mammamia se sei fuori dagli schemi. Il massimo della viulenza sono 6 sculacciate a palmo aperto. Fine. “No Christian, io ti amo troppo [Nota: tutto il romanzo si svolge in 4 settimane e loro SI AMANO!] e voglio farti felice, poi c’hai pure un culo paura, quindi dai, vai oltre, sculacciami per bene avvalendoti dell’uso di uno strumento”. Lui lo fa, e fa male (ma va?) “Davvero ti piace questo? Tu sei malato! (Ma che genia, ma che scoperta!) Io me ne vado!”. Fine del primo libro. CHECCCOSA??? 


Secondo libro, che ricomincia esattamente nel momento esatto in cui lei esce da casa (furba la James eh, il libro era uno solo, ma i geni del marketing me li vedo già “Dai, spezziamolo a caso e facciamoci due libri, così esce fuori una trilogia, che dire trilogia fa più brutto”). Lui la chiama subito, si rivedono dopo 4 giorni, trombano, si rimettono insieme. Minchia Anastasia sei una dura, tu sì che tieni il punto! Riassunto del secondo libro: “Ti amo” “Io di più” Riattacca” “No, riattacca tu” “Sei la mia vita” “E tu il mio sole” “Mi arrapi” “Ti voglio”. Scopano scopano scopano scopano scopano alla n. “Sposami” “Sì”. E STANNO INSIEME DA 3 MESI! CHECCCOSA???

Libro 3, come il due, identico, con la patetica aggiunta che da quando sono sposati si chiamano vicendevolmente Mr.Grey e Mrs.Grey. CHECCCOSA??? Vomito. Lei resta incinta. Lui panica ma poi tutto passa perché si amano tanto assai. Epilogo 3 anni dopo: il maschietto è tutto uguale al papà, lei è incinta della femminuccia. Da che si conoscono non hanno fatto un cazzo tranne che scopare, ma sono persone di successo. Happy ending. Cuori, fiori e torte di arcobaleni. CHECCCOSA??? Ditemi che è tutto uno scherzo, un brutto sogno. Donne, ma come cazzo state? Ma cosa vi dice il cervello? Siete sessualmente frustrate, ok. Ma non erano meglio gli Harmony? Non era meglio un vibratore? Non era meglio andare da vostro marito a chiedere di essere scopate come si deve? Credetemi, non aspetta altro.
La verità è che un bambino delle elementari lo avrebbe scritto meglio. Non c’è trama. Non c’è sintassi. Linguaggio stupido e limitato, una ripetizione unica. Odio la James e il suo successo, odio le donne che ci sono cascate, odio anche di più quelle a cui sta merda è piaciuta, ma soprattutto odio me stessa per averlo letto. Tempo sprecato.