Troppi danni
sono stati commessi in questi anni. Troppi, da far sanguinare gli occhi. Ma nessuno
ha colpe, nessuno tranne me. E’ colpa mia. Io sapevo. Sapevo e ho taciuto
troppo a lungo la verità, ma ora basta. E’ infine giunto il momento di
condividere con voi il segreto gelosamente custodito nel mio cuore. Si può
ancora rimediare, siamo tirati con i tempi, ma si può.
Cominciamo dalle basi, dall’ABC che proprio non pensavo fosse necessario
ripassare, e invece. E invece si sono violate le più importanti nonché basilari
norme e regole per un Natale Felice che non leda la sensibilità di nessuno.
REGOLA NUMERO 1
L’albero e il presepe si fanno l’8 dicembre. La casa si addobba l’8
dicembre. Diciamolo tutti insieme: O T T O D I C E M B R E. Cosa c’è di non
chiaro in questo concetto? Il fatto che negozi, centri commerciali e comuni
addobbino la città già dai primi di novembre non ci giustifica a compiere l’insano
gesto. Avete forse clienti che vengono a fare gli acquisti in casa vostra? Il
vostro salotto è forse meta di visite guidate? No. E quindi che è sta fretta?
Come la giustificate? Che cosa vi ha detto il cervello? Cosa, in nome del
cielo? Siete impazziti tutti? I vostri presepi e alberi prima dell’8 dicembre
non esistono. Non ci sono, non li vedo, non li considero. Non esistono, come lo
Spread. I vostri
alberi sfacciatamente prematuri mi hanno parecchio infastidita quest’anno. Sono
profondamente delusa e arrabbiata con tutti voi.
REGOLA
NUMERO 2
Come tutti
sappiamo oltre al cimitero delle forcine per capelli, esiste un cimitero
parallelo delle caselle di plastica per coprire i numeri sulle cartelle della
tombola. Nessuno ha più visto una casellina dal 1989. Dove sono andate tutte? Perché
non hanno superato indenni gli anni ’80? Cosa succede alle caselle? Ce le
mangiamo? Perché nessuno è stato in grado di progettare caselle che non si
staccassero così facilmente? Che senso hanno le tombole con le cartelle di
cartone che non prevedevano caselline fin dall’inizio? Purtroppo non possiamo
risolvere tutti questi misteri, ma almeno possiamo smetterla di coprire i numeri con
le bucce dei mandarini? Possiamo finirla? E non se ne può più che cazzo! Si
gioca a tombola e con le cartelle vengono distribuiti 6 mandarini a testa. E i
mandarini di Natale hanno SEMPRE i semi. Dai, mangiati il mandarino che
dobbiamo coprire i numeri. Ma non mi va il mandarino. Mangiati il mandarino! No
porca puttana, non me lo mangio! Ma tanto se lo mangia lo zio vicino a te, e
anche quello davanti e quello di lato. Tutti mangiano i mandarini e ormai la
casa è compromessa. Va evacuata immediatamente e arieggiata per i giorni a
venire, i capelli vanno lavati, i vestiti portati in tintoria. Volevi finire lo
spumante che avevi nel bicchiere? Non puoi, perché sa di mandarino. Inutile
ripiegare su panettone, cioccolatini, datteri… tutto è inevitabilmente
contaminato. IO MI OPPONGO ALLA BARBARIE DEI MANDARINI. Non possiamo spezzettare
dei fogli di carta? Oppure usare le lenticchie secche che cucineremo a
Capodanno? Un pezzo di muschio del presepe? Ma soprattutto, quanto costerà una
tombola? 20 Euro a dire tanto? Non li possiamo spendere sti 20 Euro per
comprare una tombola nuova con le caselle tutte attaccate? Io penso che
possiamo.
REGOLA
NUMERO 3
Il dolce è
un diritto di tutti. A me piace il panettone, a me il pandoro, a me il
panettone senza canditi, io voglio il Tartufone (sei serio?! A volte sì, sono
seri). Non è Natale senza torroncini, non è Natale senza frutta secca. C’è il
torrone? Io lo voglio bianco, io fondente. Ma al latte con le nocciole no? Tu
che ti prendi la briga di organizzare cenone/pranzo di Natale questi dolci devi
averli tutti. E al momento del dolce, devi aprirli tutti. Che se ce li hai
tutti e poi ci costringi a “Non aprirlo il panettone, c’è già aperto il pandoro”,
è inutile. “Ma io sono allergica al pandoro”. Vabbè, ma che esempio è una
allergica al pandoro? Dai, è fantascienza. UN CAZZO! Signori, quella allergica
al pandoro sono io. Ma si può essere più sfigati? Il pandoro è così
infinitamente più buono del panettone…Dio quanto mi manca il pandoro! Ah, l’ardua
rinuncia! Sono diventata allergica a 16 anni, quindi non lo mangio da… oddio,
una crisi d’asma, oddio lo svarione, svengo, la consapevolezza, la vecchiaia,
ma io voglio ancora trovare nell’ovetto Kinder la renna arriccianastro, come è
possibile che abbia..? No, no, non ce la faccio. In ogni caso, torniamo a noi.
Nessuno, nessuno a Natale deve essere costretto a ripiegare su un dolce che
MEH, e poi passare la serata a scaccolare il panettone dai suoi canditi perché
ti fanno vomitare (io), perché i parenti non si ricordano mai di comprare un
panettone senza canditi (sempre io), e passare la serata a piluccare pezzetti
di panettone attorno a giganteschi canditi mentre il resto dei parenti se la
spassa (ancora io).
REGOLA
NUMERO 4
A Natale non
si fanno regali utili, si fanno regali inutili. E no, non sto scherzando. “L’altra
volta ho visto che ti si era rotto il porta rotolo di scottex così te l’ho
regalato”. “Mi sono ricordato di quando hai detto che sarebbe stato comodo
avere un frullatore, quindi eccolo qui!”. “Avevi detto che dovevi ricomprarti
il phon e così ci ho pensato io”. Ora voi capite bene che NO, CHE CAZZO FAI, NO
NO NOOOO! Che guarda, vista in quest’ottica anche gli assorbenti mi dovevo
ricomprare, ma avresti mai messo una coccarda sopra un pacco di assorbenti?
Ecco, appunto. Sappi che anche questi sono epic fail. Se una cosa MI SERVE
allora io ME LA COMPRO. Se una cosa mi piace ma non mi serve mi faccio remore,
penso alla bolletta del gas e alla ceretta che devo fare, ed è qui che entri in
scena tu. Se non mi serve, tu ME LA COMPRI. Mi sembra facile, no?
REGOLA
NUMERO 5
Gli auguri di Natale con le catene di Sant’Antonio via mail
o sms non li commento perché a Natale siamo tutti più buoni, ma VERGOGNATEVI.
Cinque piccole, facili, fondamentali regole. Io dico che
possiamo farcela.