mercoledì 19 dicembre 2012

Il galateo del Natale


Troppi danni sono stati commessi in questi anni. Troppi, da far sanguinare gli occhi. Ma nessuno ha colpe, nessuno tranne me. E’ colpa mia. Io sapevo. Sapevo e ho taciuto troppo a lungo la verità, ma ora basta. E’ infine giunto il momento di condividere con voi il segreto gelosamente custodito nel mio cuore. Si può ancora rimediare, siamo tirati con i tempi, ma si può.

Cominciamo dalle basi, dall’ABC che proprio non pensavo fosse necessario ripassare, e invece. E invece si sono violate le più importanti nonché basilari norme e regole per un Natale Felice che non leda la sensibilità di nessuno.

REGOLA NUMERO 1

L’albero e il presepe si fanno l’8 dicembre. La casa si addobba l’8 dicembre. Diciamolo tutti insieme: O T T O D I C E M B R E. Cosa c’è di non chiaro in questo concetto? Il fatto che negozi, centri commerciali e comuni addobbino la città già dai primi di novembre non ci giustifica a compiere l’insano gesto. Avete forse clienti che vengono a fare gli acquisti in casa vostra? Il vostro salotto è forse meta di visite guidate? No. E quindi che è sta fretta? Come la giustificate? Che cosa vi ha detto il cervello? Cosa, in nome del cielo? Siete impazziti tutti? I vostri presepi e alberi prima dell’8 dicembre non esistono. Non ci sono, non li vedo, non li considero. Non esistono, come lo Spread. I vostri alberi sfacciatamente prematuri mi hanno parecchio infastidita quest’anno. Sono profondamente delusa e arrabbiata con tutti voi.

REGOLA NUMERO 2

Come tutti sappiamo oltre al cimitero delle forcine per capelli, esiste un cimitero parallelo delle caselle di plastica per coprire i numeri sulle cartelle della tombola. Nessuno ha più visto una casellina dal 1989. Dove sono andate tutte? Perché non hanno superato indenni gli anni ’80? Cosa succede alle caselle? Ce le mangiamo? Perché nessuno è stato in grado di progettare caselle che non si staccassero così facilmente? Che senso hanno le tombole con le cartelle di cartone che non prevedevano caselline fin dall’inizio? Purtroppo non possiamo risolvere tutti questi misteri, ma almeno possiamo smetterla di coprire i numeri con le bucce dei mandarini? Possiamo finirla? E non se ne può più che cazzo! Si gioca a tombola e con le cartelle vengono distribuiti 6 mandarini a testa. E i mandarini di Natale hanno SEMPRE i semi. Dai, mangiati il mandarino che dobbiamo coprire i numeri. Ma non mi va il mandarino. Mangiati il mandarino! No porca puttana, non me lo mangio! Ma tanto se lo mangia lo zio vicino a te, e anche quello davanti e quello di lato. Tutti mangiano i mandarini e ormai la casa è compromessa. Va evacuata immediatamente e arieggiata per i giorni a venire, i capelli vanno lavati, i vestiti portati in tintoria. Volevi finire lo spumante che avevi nel bicchiere? Non puoi, perché sa di mandarino. Inutile ripiegare su panettone, cioccolatini, datteri… tutto è inevitabilmente contaminato. IO MI OPPONGO ALLA BARBARIE DEI MANDARINI. Non possiamo spezzettare dei fogli di carta? Oppure usare le lenticchie secche che cucineremo a Capodanno? Un pezzo di muschio del presepe? Ma soprattutto, quanto costerà una tombola? 20 Euro a dire tanto? Non li possiamo spendere sti 20 Euro per comprare una tombola nuova con le caselle tutte attaccate? Io penso che possiamo.

REGOLA NUMERO 3

Il dolce è un diritto di tutti. A me piace il panettone, a me il pandoro, a me il panettone senza canditi, io voglio il Tartufone (sei serio?! A volte sì, sono seri). Non è Natale senza torroncini, non è Natale senza frutta secca. C’è il torrone? Io lo voglio bianco, io fondente. Ma al latte con le nocciole no? Tu che ti prendi la briga di organizzare cenone/pranzo di Natale questi dolci devi averli tutti. E al momento del dolce, devi aprirli tutti. Che se ce li hai tutti e poi ci costringi a “Non aprirlo il panettone, c’è già aperto il pandoro”, è inutile. “Ma io sono allergica al pandoro”. Vabbè, ma che esempio è una allergica al pandoro? Dai, è fantascienza. UN CAZZO! Signori, quella allergica al pandoro sono io. Ma si può essere più sfigati? Il pandoro è così infinitamente più buono del panettone…Dio quanto mi manca il pandoro! Ah, l’ardua rinuncia! Sono diventata allergica a 16 anni, quindi non lo mangio da… oddio, una crisi d’asma, oddio lo svarione, svengo, la consapevolezza, la vecchiaia, ma io voglio ancora trovare nell’ovetto Kinder la renna arriccianastro, come è possibile che abbia..? No, no, non ce la faccio. In ogni caso, torniamo a noi. Nessuno, nessuno a Natale deve essere costretto a ripiegare su un dolce che MEH, e poi passare la serata a scaccolare il panettone dai suoi canditi perché ti fanno vomitare (io), perché i parenti non si ricordano mai di comprare un panettone senza canditi (sempre io), e passare la serata a piluccare pezzetti di panettone attorno a giganteschi canditi mentre il resto dei parenti se la spassa (ancora io).

REGOLA NUMERO 4

A Natale non si fanno regali utili, si fanno regali inutili. E no, non sto scherzando. “L’altra volta ho visto che ti si era rotto il porta rotolo di scottex così te l’ho regalato”. “Mi sono ricordato di quando hai detto che sarebbe stato comodo avere un frullatore, quindi eccolo qui!”. “Avevi detto che dovevi ricomprarti il phon e così ci ho pensato io”. Ora voi capite bene che NO, CHE CAZZO FAI, NO NO NOOOO! Che guarda, vista in quest’ottica anche gli assorbenti mi dovevo ricomprare, ma avresti mai messo una coccarda sopra un pacco di assorbenti? Ecco, appunto. Sappi che anche questi sono epic fail. Se una cosa MI SERVE allora io ME LA COMPRO. Se una cosa mi piace ma non mi serve mi faccio remore, penso alla bolletta del gas e alla ceretta che devo fare, ed è qui che entri in scena tu. Se non mi serve, tu ME LA COMPRI. Mi sembra facile, no?

REGOLA NUMERO 5

Gli auguri di Natale con le catene di Sant’Antonio via mail o sms non li commento perché a Natale siamo tutti più buoni, ma VERGOGNATEVI.

Cinque piccole, facili, fondamentali regole. Io dico che possiamo farcela. 

mercoledì 5 dicembre 2012

Gli Illustrissimi Pareri: gli smalti per la f/w 2012-13


Quest’oggi inauguriamo una nuova rubrica: gli Illustrissimi Pareri, dove con “Pareri” intendo opinioni non richieste, e con “Illustrissimi” intendo della sottoscritta. Rubrica di cui questo potrebbe essere il primo e unico post… chi lo sa, si accettano scommesse. L’abbandono è dato 100 a 1 alla Snai.
Ordunque, qual è lo scopo di questi post? Consigliarvi cosa è fico, quindi di base cosa comprare quando vi arriva a casa il 15% di sconto da Sephora. E la risposta la maggior parte delle volte, almeno per me, è: smalti. Gli smalti non sono mai abbastanza. E indovinate di cosa vi parlo io oggi?

Lo so, lo so, lo ssso che è quantomai scemo parlare degli smalti senza i quali il vostro inverno 2012-13 non può più vivere all’alba del 4 dicembre, soprattutto quando la prima volta che se ne è parlato era..boh..maggio? Ma voi qui non state capendo la genialata. Tra 20 giorni che giorno è? Brave. Quindi lo scopo è usare questo post come messaggio subliminale per farsi regalare uno smalto bello bello in modo assurdo.
 

Bando alle ciance, vado ad illustrarvi gli smalti Mai Più Senza del mio inverno.

OPI “HONK IF YOU LOVE OPI”

Immagine presa da Google, non ho avuto occasione di fotografarmi con questo smalto
 

E’ una valida alternativa al Rouge Noir e, come questo, con due passate sembra quasi nero. Invece ha questo riflesso color melanzana che è una figata pazzesca.

OPI “GERMAN-ICURE”

Non si vede una ceppa di una ceppa del riflesso meraviglioso.
 

E’ un colore infotografabile, ergo - giacché c’è scaltrezza in me – ve l’ho fotografato sia con flash che senza. Ma non ho risolto un cazzo, perché comunque dal vivo è millantamila volte più bello. Lo vedi e pensi alla bellezza, ma anche alle casette di Pan di Zenzero, ai fiocchi di neve, all’albero, al panettone, ai regali sotto l’albero, alle lucine… se festeggiate Natale senza il German-icure sulle dita tanto vale non festeggiare affatto.

OPI “THANKS A WINDMILLION”

Anche in questo caso immagine presa da Google
 

Ferme tutte. Questo è Lo Smalto Definitivo. E infatti l’ho scoperto da Lauren Conrad (che io amo, e ne sa a pacchi). Va bene tutto l’anno, è un colore che mai avevo visto prima e che continuo a non vedere, al di fuori di Opi. E’ elegantissimo e lo amo con tutto il cuore.

SEPHORA BY OPI “FRANKLY I DON’T GIVE A-DAM”

 

Qui sto facendo la bastarda. Questo smalto è in edizione limitata e si trova solo nelle Sephora USA (come la maggior parte delle cose che desidero, ovviamente). Me l’ha portato in dono una mia Santa Amica. Ma orsù, non vi crucciate, sono certa che sarete in grado di trovare un colore simile. Il grigio non deve mancare perché si abbina quasi a tutto (tranne al marrone e al beige. Se siete vestite di marrone o di beige e vi mettete lo smalto grigio io vi meno).

ESSIE “SAND TROPEZ”

Notate come il Sand Tropez si intoni perfettamente alla carta da parati del mio ragazzo
 

Questo andrebbe comprato solo per la bellezza del suo nome. Dai, che figo che è. Forse mio figlio si chiamerà Sand Tropez. E poi il colore… ommioddio il colore. E’ tra i più belli che io abbia mai indossato. Questo davvero va bene con tutto e in qualunque periodo. Quando lo metto la gente mi fissa le unghie e mi fa i complimenti. Giuro. Vogliamo forse farcelo scappare?

Ne aggiungo al volo uno, comprato oggi con lo sconto Sephora (sono un cliché). All’inizio non doveva essere incluso nel post, ma ci ho messo l’equivalente di una gravidanza elefantina a scriverlo, e nel frattempo ho fatto nuovi acquisti, e ho pensato che era troppo bello per non farvelo vedere.

ESSIE “ADORE-A-BALL”

 

Già il fatto che io sia una ballerina di danza classica mi sembra un buon motivo per possederlo. Oltretutto fa pensare alle fatine e alle principesse. E se vi servono altri motivi per desiderarlo allora non ci siamo proprio capiti.

Se qualcuna di voi dovesse ricevere in dono uno di questi smalti mi aspetto di essere avvertita, nonché di essere ricordata nelle vostre preghiere.